I nostri nervi cranici
Un affascinante mondo spesso dimenticato
Vorrei raccontanti, con parole semplici, un po’ dell’affascinante mondo dei nostri cari nervi cranici, un po’ troppo spesso dimenticati.
Durante la lettura non prendermi troppo sul serio, ma lascia che venga a te solo quello che più ti risuona.
Buona lettura.
Noi abbiamo dodici nervi cranici.
La maggior parte di questi dodici nervi cranici sono come i nervi spinali, ma, a differenza di questi, emergono dal tronco encefalico sopra il livello del foro occipitale.
I nervi spinali invece emergono da livelli diversi del midollo spinale e quindi dal collo in giù.
La maggior parte dei nervi cranici fa esattamente la stessa cosa che fanno i nervi spinali: escono da una zona ben precisa e vanno a lavorare, ovvero, si irradiano in una parte differente del corpo rispetto ai nervi spinali.
I nervi spinali funzionano dal collo in giù, i nervi cranici, invece, dal collo in su, almeno per il 99% delle volte.
Adesso guardiamo con semplicità che cosa fanno i nervi.
I nervi trasportano informazioni che originano dal cervello ed anche trasportano informazioni verso il cervello e questa grande macchina, processa tutte queste informazioni… è il processore delle informazioni.
Ecco che abbiamo le informazioni sensoriali e cioè quelle che provengono dai sensi, dalla periferia e che quindi salgono e si radunano verso il cervello. Questo tipo di informazioni, denominate afferenti, scelgono quindi quel percorso chiamato ramo delle sensazioni.
Abbiamo anche informazioni che dal cervello scendono scegliendo il ramo del compiere, del fare, quindi il ramo motorio o efferente, quello che porta verso l’esterno le informazioni.
Ma che tipo di informazioni riceviamo?
Ci sono due categorie principali:
– La categoria delle informazioni sensorio-somatiche: sono quelle informazioni che arrivano da una parte del nostro corpo, come può essere un braccio, una mano, un ginocchio…
– Poi ci sono informazioni che arrivano da una zona in allarme, ad esempio allontanare la mano da un qualcosa che scotta o che è eccessivamente fredda ed altro ancora. Queste sono informazioni sensorie, a cui risponderemo in modo motorio, si chiamano motorio-somatiche.
Eccovi quindi due categorie: sensorio-somatico e motorio-somatico.
I nervi motori somatici (le informazioni sensorio-somatiche) compiono solamente una funzione, ma alquanto vitale: contraggono i muscoli.
Abbiamo, poi, anche il gruppo delle informazioni viscerali. Questo tipo di informazioni provengono dagli organi. Sono informazioni sensorio-viscerali e motorio-viscerali.
Queste informazioni le riceviamo da un livello molto profondo, dal subconscio, come fossero una risposta.
Prendi ad esempio il cuore. A volte può avere delle alterazioni del battito cardiaco.
Il ciclo del battito cardiaco è un ciclo autonomo. La tipologia dei nervi autonomi di questa categoria, motorio-viscerale, non fa una cosa sola, ma ben due:
– la prima è quella di provocare una contrazione di muscoli ben precisi (attraverso un’interessante reazione chimica), come quelli che costituiscono il cuore o quelli dediti alla contrazione delle vene o quelli che contraggono l’intestino;
– la seconda cosa che mettono in atto è quella di avviare la secrezione delle ghiandole, come quelle salivari, lacrimali o del muco nasale.
Abbiamo quindi quattro caratteristiche funzionali che rispondono perfettamente alle nostre richieste vitali. La bellezza è che lo fanno in modo puntuale, preciso e semplice.
Ribilanciare e riallineare fluidamente i nostri nervi cranici e tutto il sistema nervoso centrale è una priorità che emerge dal periodo che stiamo attraversando, nonché un’abilità della biodinamica craniosacrale a partire dal cuore.
paolo