Il volto viscerale
Come scegliere dal volto viscerale
Ci siamo evoluti molto nel tempo.
Attraverso le moltissime esperienze, vissute ed incarnate, abbiamo imparato ad esprimerci e a relazionarci anche in modo raffinato e sofisticato. Il nostro volto, specialmente, può essere considerato una zona di transizione tra il mondo esterno e il nostro mondo interno. Ma prima che ci sia questa transizione ingaggiamo la capacità della scelta, frutto delle nostre esperienze. E questo nostro viso interno ed esterno sa scegliere molto bene: sceglie bene perché è viscerale!
Il nostro volto sceglie bene perché è viscerale.
Grazie al nostro viso viscerale percepiamo l’ambiente, il campo, attraverso la coralità dei nostri sensi, non solo ricevendo dal mondo esterno, ma anche dicendo qualcosa a partire dal nostro mondo interno. C’è uno scambio, c’è un’azione metabolica continua.
Ecco che se diciamo volto, diciamo anche aldilà del volto ed è proprio da questo aldilà del volto che possiamo esprimere la complessa varietà emozionale.
È quella che Katherine Ukleja ha chiamato anatomia della compassione, termine germogliato dalla potente esperienza che abbiamo fatto da embrioni quando ancora il nostro volto era in contatto con il nostro cuore.
Ecco che connettere il nostro dentro con il fuori di tutti significa usare cuore e pensiero, ovvero, la nostra voglia di socialità, il nostro sistema nervoso sociale.
Se ti guardo, vedo il tuo cuore.
paolo
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